L'annuncio del Presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa di fine anno di voler ridurre a due soli gradi di giudizio i processi contro gli atti dell'amministrazione finanziaria non è stato accolto positivamente dai rappresentanti del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che hanno sottolineato quanto l'intenzione di "mettere mano alla giustizia tributaria" in tal senso non rappresenti il driver giusto per una riforma che abbia come stella polare il rispetto del principio costituzionale del giusto processo e la tutela del sistema di garanzie previsto dall'ordinamento.
Secondo i Commercialisti, infatti, data l'impossibilità di eliminare il ricorso alla Corte di Cassazione imposto dall'art. 111 della Costituzione, la proposta del premier Conte si risolverebbe nell'eliminazione del secondo grado di merito dinanzi alla Commissione tributaria regionale, che invece rappresenta "un grado di giudizio assolutamente necessario nell'ambito della giurisdizione tributaria", come sottolinea il presidente del Consiglio nazionale, Massimo Miani.
L'obiettivo prioritario per una Giustizia tributaria più celere ed efficiente, ribadiscono i Commercialisti, non è la riduzione del processo a due gradi di giudizio, ma la ridefinizione dei requisiti professionali del giudice tributario, al fine di riservare tale funzione a giudici a tempo pieno che siano in possesso di una preparazione specifica nella materia tributaria a garanzia della imparzialità e dell'indipendenza dell'organo giudicante.
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Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
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